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Mastro Rudy Artigiana

106 " la De Luca " "Quando ti viene nostalgia non รจ mancanza. E' presenza di persone, luoghi, emozioni che tornano a trovarti. Erri De...

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100/05 La Mastro Rudy Artigiana in onore di " 20, ๐‘ฃ๐‘’๐‘›๐‘ก๐‘ข๐‘›๐‘œ ๐‘Š๐‘’๐‘š๐‘๐‘™๐‘’๐‘ฆ ๐‘†๐‘ก๐‘Ž๐‘‘๐‘–๐‘ข๐‘š" A lei. A me che l'ho immaginata la notte...

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100/04 " la, Genovese Baldo " in suo onore, la Mastro Rudy Artigiana. Cura maniacale dei dettagli e volumi asimmetrici che si ispirano...

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http://florindoformichett.wixsite.com/mastrorudyartigiana Non si puรฒ rimanere nell'anonimato per sempre quando si disegnano delle opere...

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BENVENUTO

METTITI COMODO E...

ACCENDI LA TUA PIPA

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" MASTRO RUDY

    ARTIGIANA "

"  Sette   pipe   per   sette   giorni  "

Benvenuto nella Mastro Rudy Artigiana, un progetto che nasce dalla passione per il mondo della pipa che mi ha trasmesso mio suocero 

( il Mastro Rodolfo Sanchini ).

Una pipa lui, una pipa io.

Ricco di contenuti interessanti ed esclusivi questo progetto, dove l'erica arborea viene lavorata esclusivamente a mano e dove ogni pipa รจ un pezzo d'arte unico, intende dare voce alle emozioni interiori. Esplora il mio sito; mi auguro che la Mastro Rudy Artigiana, possa accendere anche la tua passione e farti trovare, chissร  perchรฉ no, anche la tua pipa da conservare nella tua collezione privata.


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Descrivere, dichiarare, illustrare, narrare, raccontare la sua visione di Arte per tutto ciรฒ che riguarda il suo punto critico di esperienza per le opere artistiche artigianali della Mastro Rudy Artigiana )

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Home: Benvenuto

LA CREAZIONE

come nasce una pipa in una bottega artistica artigianale:
buona visione

Home: Video

Oggi giorno la maggior parte delle pipe in vendita sono costruite in radica. Questo legno non รจ perรฒ lโ€™unico materiale con il quale รจ possibile costruire una pipa, soprattutto non lo era nel passato. Ecco una rapida sintesi dei principali materiali usati per la costruzione delle pipe.
Radica
รˆ il legno per eccellenza anche se in realtร  lo si usa solo a partire dai primi decenni dell โ€™800. Per la fabbricazione dei fornelli da pipa si utilizza il cosiddetto โ€œcioccoโ€, una sorta di rigonfiamento della parte iniziale della radice di Erica arborea (un arbusto sempreverde tipico delle regioni mediterranee) che cresce appena sotto terra. Il vantaggio principale della radica รจ dato dalla sua resistenza al calore (che evita la formazione di crepe nel fornello durante la fumata) e alla combustione (non rischiate troppo di bruciare la pipa stessa).
Altri legni
La radica non รจ lโ€™unico legno con il quale si possono costruire le pipe. Teoricamente qualsiasi tipo di legno puรฒ essere utilizzato e soprattutto prima del โ€™900 un poโ€™ ovunque si costruivano pipe con i legni reperibili in loco. In pratica solo un numero limitato di legni si presta alla costruzione di pipe di buona qualitร  (possibilitร  di lavorazione, resistenza alla combustione ecc.). Tra i legni ancora oggi utilizzati vi sono il Ciliegio, lโ€™Ulivo, il Frassino, la radica di Corbezzolo e il Limone (nella foto). Si tratta in ogni caso di legni meno resistenti alla combustione e al calore e quindi meno โ€œadattiโ€, o perlomeno sono consigliabili a fumatori giร  esperti.
Morta
Merita una menzione particolare la cosiddetta Morta (bog oak in inglese). Si tratta di legno semi fossile (qualche migliaio di anni) di quercia (oak in inglese). Le pipe in Morta sono generalmente di dimensioni medio-piccole e sono di colore grigio scuro. La scarsa reperibilitร  (sul mercato, sottoterra vโ€™รจ nโ€™รจ parecchiaโ€ฆ) e le difficoltร  di lavorazione (il legno stagionando tende a creparsi) fanno sรฌ che le pipe di Morta siano abbastanza care.
Schiuma di mare
[filefield-onlyname-original]Le mitiche Meerschaum molto di moda tra fine โ€™800 e inizio โ€™900. Si tratta di pipe construite in Sepiolite, un minerale bianco (ma ingiallisce con le fumate) e molto leggero, abbondante in Turchia e in alcune regioni dellโ€™Africa. Inizialmente se ne trovavano pezzi che galleggiavano sul Mar Nero (da dove il nomeโ€ฆ). Oggi la sepiolite viene estratta da giacimenti sotterranei. La facilitร  di lavorazione di questo minerale permette di creare fornelli che sono vere e proprie sculture. Il loro principale โ€œdifettoโ€ รจ la fragilitร .
Argilla
รˆ uno dei materiali con cui venivano fabbricate buona parte delle pipe prima dellโ€™avvento della radica. Di color panna queste pipe si caratterizzano per un lungo cannello diritto. La facilitร  di fabbricazione e la loro economicitร  ne spiegano il successo. Oltre la loro fragilitร , lo svantaggio principale รจ dato dal forte riscaldamento in fumata. A volte vengono chiamate, un poโ€™ impropriamente, โ€œpipe di gessoโ€ o โ€œpipe di terraโ€.
Porcellana
La porcellana costituiva lโ€™alternativa di โ€œlussoโ€ allโ€™argilla. Come la sua sorella รจ fragile e facilmente surriscaldabile e lโ€™avvento della radica ne ha decretato il declino. Particolarmente eleganti le pipe di porcellana danesi dipinte di blu (qui a fianco una Royal Copenhagen), la cui produzione รจ continuata fino agli anni โ€™80 del XX secolo.
Metallo
Generalmente costituite da un cannello in metallo al quale viene avvitato un fornello in radica. Esistono anche modelli con il fornello di metallo. A parte la resistenza, una pipa in metallo รจ piรน una questione di โ€œstileโ€ che di โ€œutilitร โ€ oggettiva. La Falcon รจ la marca piรน rinomata di tali pipe. Che dire? Una Falcon o si ama o si odia.
Pannocchia
[filefield-onlyname-original]Prodotte soprattutto negli States sono pipe da battaglia. Di qualitร  non eccelsa (bruciano con una certa facilitร  e tendono a restituire il gusto di pannocchiaโ€ฆ), hanno il vantaggio di essere poco care e di fornire una fumata fresca. Come le Falcon, la pipa in pannocchia o si ama o si odia.

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" La nostra esistenza scorre inesorabile in un solo senso:
i concetti di tempo e vita sono inestricabilmente legati fra di loro.
Il tempo passa e non va mai indietro,
la vita
va avanti e non si torna al passato.
Abbiamo tutti
le nostre macchine del tempo.
Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi.
Alcune
ci portano avanti,
e si chiamano sogni.
(Jeremy Irons) "

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Home: Chi sono

 Mastro Sanchini Rodolfo 

La Storia del Babbo Mastro Sanchini Rodolfo raccontata in questo video che parla di una parteย suo lascito. le sue mani, il suo cuore e la sua mente che restano impresseย ย nello splendore di ogni sua opera artistica. In ogni sua forma che veniva creata interamente a mano libera nella sua umile bottega artigianale.
Passione, Amore di un Genio ineguagliabile.

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Nella Bottega della Mastro Rudy Artigiana

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MASTRO RUDY ARTIGIANA

Home: Immagine

La Mastro Rudy Artigiana
si presenta nei progetti:
voce di Sabrina Sanchini
disegni di Jvan Cacchiarello

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La Mastro Rudy Artigianaย  ai microfoni di On Air

La Mastro Rudy Artigiana si racconta nel suo Made in Italy ai microfoni di On Air.

"... tutto mi nasce da dentro per un amore ed una condivisione con mio suocero Mastro Sanchini Rodolfo..."

"La , Mastro Rudy Artigiana"

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Nella bottega della Mastro Rudy Artigiana

" Cโ€™era una volta, tanto tempo fa, in un piccolo villaggio, la bottega di un falegname. Un giorno, durante lโ€™assenza del padrone, tutti i suoi arnesi da lavoro tennero un gran consiglio.

La seduta fu lunga e animata, tavolta anche veemente. Si trattava di escludere dalla onorata comunitร  degli utensili un certo numero di membri.

Uno prese la parola: โ€Dobbiamo espellere nostra sorella Sega, perchรจ morde e fa scricchiolare i denti. Ha il carattere piรน mordace della terraโ€

Un altro interviene: โ€Non possiamo tenere fra noi nostra sorella pialla: ha un carattere tagliente e pignolo, da spellacchiare tutto quello che toccaโ€

โ€Fratel martello โ€“ protestรฒ un altro โ€“ ha un caratteraccio pesante e violento. lo definirei un picchiatore. E urtante il suo modo di ribattere continuamente e da sui nervi a tutti. Escludiamolo?โ€

โ€œE i chiodi? Si puรฒ vivere con gente cosi pungente? Che se ne vadano! E anche lima e raspa. A vivere con loro รจ un attrito continuo. E cacciamo anche cartavetro, la cui unica ragion dโ€™essere sembra quella di graffiare il prossimo!โ€

Cosi discutevano animosamente, parlavano tutti inssieme, dove tutti volevano espellere tutti!

La riunione fu bruscamente interrotta dallโ€™arrivo del falegname. Tutti gli utensilli tacquero quando lo videro avvicinarsi al tavolo del lavoro.

Lโ€™uomo prese un asse e lo sego con la sega mordace, lo piallo con la pialla che spela tutto ciรฒ che tocca, sorella ascia, sorella raspa e sorella cartavetro, entrarono in azione subito dopo.

Il falegname presse poi i chiodi e il martello.

Si servi di tutti i suoi attrezzi di brutto carattere per fabbricare una culla.

Una bellissima culla per accogliere un bambino che stava per nascere. "

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La pipa รจ uno strumento antico costruito dallโ€™uomo primitivo probabilmente quando dopo la scoperta del fuoco imparรฒ a dominare questo elemento. Provenendo dal cielo pensรฒ che il fumo, diretta conseguenza del fuoco, respirato entrasse in contatto con lโ€™intimitร  della propria anima ed elevandosi in cielo potesse in qualche modo portare messaggi alla divinitร . Ogni civiltร  in ogni angolo della terra ha sviluppato modi e materiali diversi molti dei quali ancora oggi sono in uso: la zucca calabasch, il narghilรจ, il calumet, le pipe in radica, di erica arborea, di schiuma e tanti altri materiali e forme diverse. Con la conquista dellโ€™America e lโ€™introduzione in Europa del tabacco si scoprรฌ il piacere del fumo e si perse lโ€™aspetto rituale che rimase in uso solo presso alcune popolazioni del nuovo continente e dellโ€™Africa.ย Nonostante il piacere del fumo abbia soppiantato lโ€™aspetto rituale, mi piace pensare che ancora oggi qualcosa di questโ€™ultimo sia rimasto nel moderno fumatore di pipa.ย Caricare la pipa con cura, lโ€™accensione, la pulizia al termine di ogni fumata, sono gesti che ci fanno capire che fumare la pipa non รจ un vizioย ma una vera ricerca del piacere ed รจ per questo che un buon fumatore di pipa non fuma comunque ed ovunque ma sceglie il momento piรน adatto. Ogni momento avrร  una sua pipa poichรฉ ognuna gli donerร  emozioni e sensazioni diverse.
Il neofita non fumerร  piรน di una volta al giorno perchรฉ il suo palato non sarร  abituato e rischierebbe di scottarsi la lingua alterando cosรฌ il gusto della fumata, inoltre la sua unica pipa fumata piรน volte durante una giornata si caricherebbe di umiditร  compromettendo quindi le fumate successive.

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La cosa piรน importante per ottenere una buona fumata รจ il riempimento del fornello. Deve essere fatto con cura e con calma specie se si รจ alle prime armi. Una volta aperta una busta verifica il grado di umiditร , se รจ troppo umido lasciala aperta per qualche ora allo scopo di fare evaporare un poโ€™ lโ€™acqua accumulata. Quindi per un corretto riempimento della pipa prendi un pizzico di tabacco, dopo avergli dato volume adagialo sul fondo pareggiandolo con il curapipe, non pressarlo.
Sopra il primo strato sistema un secondo strato di tabacco, sempre pareggiandolo e cosรฌ via fino al riempimento. Lโ€™ultimo strato va premuto leggermente in base al grado di umiditร : piรน รจ umido meno va pressato.
Il tabacco umido tende a compattarsi.ย Durante la fumata a causa della combustione si sprigiona lโ€™umiditร  quindi il trinciato tende a serrarsi esageratamente costringendoti a tirare troppo per tenere la pipa accesa, di conseguenza lโ€™elevata temperatura oltre a produrre ulteriore umiditร  ti brucerร  la lingua.
Ci sono diverse teorie su come riempire la pipa. I famosi tre strati: il primo pressato con la mano di un bambino, il secondo con la mano di una donna il terzo con la mano di un uomo. Altra teoria consiglia di effettuare sette strati: dal primo sul fondo poco pressato, ai successivi sempre piรน pressati fino al settimo, lโ€™ultimo. Che tu scelga di fare tre o sette strati la cosa piรน importante รจ di farli in conformitร  al grado di umiditร  del tabacco, in maniera omogenea e senza sacche vuote che non permetterebbero al fuoco di passare regolarmente da uno strato allโ€™altro.
Consiglio: prima dellโ€™accensione prova a tirare e se ti sembra troppo sforzato รจ meglio svuotare tutto e ricominciare. Se la miscela di tabacco non รจ uniforme, ma sono presenti venature o pezzi piรน lunghi spezzettali. Se un lungo pezzo di tabacco si posiziona in modo verticale nel fornello rischia di fare scendere il fuoco piรน rapidamente, in maniera non uniforme.

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Si dice che una volta acquistata una pipa nuova essa vada rodata. Il rodaggio della pipa consiste nel fumarla per gradi: la prima volta va riempita per un terzo poi per metร  fino ad arrivare al riempimento completo. In questo modo si forma sulla parete interna del fornello uno strato protettivo di carbone, la gruma, piรน spesso nel fondo e piรน sottile mano a mano che si sale. Indipendentemente da come vogliamo riempirla รจ sufficiente porre la massima attenzione alla regolaritร  della combustione, senza partire subito con lunghe fumate.

Piuttosto che partire per gradi mi trovano dโ€™accordo quelli che sostengono il riempimento totale, in questo modo si genera sufficiente umiditร  che depositandosi sul fondo preserva la pipa da eventuali bruciature.


Che si fumi in una o nellโ€™altra maniera รจ importante che si fumi lentamente fino sul fondo con lโ€™ unico accorgimento che dopo venti trenta fumate si controlli che la gruma abbia lโ€™aspetto desiderato: piรน spessa sul fondo e piรน sottile verso lโ€™alto. Se noterai invece che si รจ formato un anello di gruma circa a metร  del fornello e sia assente nella parte bassa, รจ questo il momento in cui inizierai a fumare per metร  almeno tre o quattro volte fino a quando anche nel fondo ci sarร  un sufficiente strato di gruma.

Avendo giร  subito la prova del fuoco la pipa diventerร  meno sensibile ad eventuali bruciature. In conclusione un buon rodaggio uniforme e senza anelli dipende tutto dalla perfezione del riempimento e dalla conseguente combustione che si verifica durante le fumate.

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Sulle pareti interne della tua pipa si deve formare uno strato protettivo di carbone che entro certi limiti deve essere mantenuto. Non deve essere perรฒ di spessore eccessivo (1-2 mm). In tal caso oltre a ridurre notevolmente la capacitร  di carico potrebbe mettere a rischio la stabilitร  del legno. Alcune pipe grumate in eccesso possono presentare delle fenditure lungo il fornello dovute alla pressione che la gruma esercita quando รจ troppo spessa sulla parete.

Per lโ€™operazione di riduzione della gruma ci si puรฒ rivolgere al proprio fornitore di fiducia oppure ci si puรฒ dotare di uno strumento, lo sgrumatore avendo cura di non grattare tutto il carbone in quanto si potrebbe esporre la propria pipa a possibili bruciature.


Non si devono inoltre formare strozzature nella parete centrale che provocherebbero cattiva combustione.

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Rotazione delle pipe

Una buona rotazione delle pipe รจ molto importante. Come detto in precedenza la pipa dopo un certo numero di fumate ha bisogno di riposo durante il quale si asciugherร  dellโ€™umiditร  assorbita nel corso della combustione.

Una buona pipa รจ in grado di assorbire 4 โ€“ 5 fumate nel corso della giornata senza alterare il gusto del tabacco a causa dellโ€™umiditร  che oltre un certo limite non viene piรน assorbita. Se possiedi una sola pipa non puoi e non devi fumarla piรน di una volta al giorno.

Possedendo piรน di una pipa occorre mantenere un giusto rapporto tra il numero delle pipe che di possiede il numero dei giorni che la pipa deve riposare. Ad esempio se si possiedono 7 pipe e se si fuma 3 โ€“ 4 volte nella stessa giornata si puรฒ adoperare una pipa al giorno. Cosi facendo ogni pipa riposa una settimana, cosa ottimale.


Ma se possiedono 3 โ€“ 4 pipe occorre ridurre della metร  il tempo di riposo. In questo caso ogni pipa riposa 3 โ€“ 4 giorni, tempo non ideale ma sufficiente.

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Acquerugiola

Lโ€™acquerugiola nella pipa รจ senzโ€™altro prodotta dalla eccessiva combustione. Per questo รจ molto importante riempire nel modo migliore la pipa e trovare il giusto ritmo di tiraggio. Ma puรฒ essere prodotta anche da imperfezioni della foratura del bocchino o del cannello: eccessiva differenza di diametro tra il foro del cannello in radica e quello del bocchino, eccessiva lunghezza della parte in plastica rispetto la totalitร  della pipa.

Se la pipa curva ho diritta presenta i fori tra bocchino e cannello in radica perfettamente in linea, non dovrebbero esserci problemi, si potrร  effettuare anche una buona pulizia per mezzo dello scovolino che arriverร  ad asciugare tutte le parti fino alla base del fornello.


Diverso รจ se non cโ€™รจ corrispondenza tra i fori del bocchino e quello del cannello, se non sono cioรจ perfettamente in linea e se ha anche una specie di camera di raccolta sotto il foro del cannello. In questo caso tutto si complica. Infatti la piccola camera oltre a raccogliere lโ€™umiditร , la produce direttamente poichรฉ il fumo caldo provenendo dal cannello si espande nella camera e si condensa. A parte il cattivo odore del liquido, quando prodotto in eccesso puรฒ raggiungere attraverso il foro del cannello il fornello della pipa conferendo alla pipa cattivi odori e sapori che permarranno a lungo.

In questo caso evitate di rovesciare la pipa per svuotare la cenere alla fine della fumata, ma lasciatela raffreddare prima di smontarla e asciugarla accuratamente. Tutto ciรฒ รจ abbastanza macchinoso e ammesso che si faccia ogni volta una accurata pulizia come detto, il liquido accumulatosi mal odorante darร  in breve cattivi sapori.

In conclusione la cosa migliore รจ scegliere inizialmente pipe curve o diritte purchรฉ a foratura diretta.

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Fra i tanti modelli classici disponibili scegli pure quello che preferisci, รจ una questione di innamoramento, la vedi e vuoi che sia tua.. Non ci sono regole nella scelta della pipa.

Fai a attenzione ai fornelli interni, troppo larghi e bassi o troppo alti e stretti. In entrambi i casi potrebbero presentare problemi.

Nelle prime sarร  piรน difficile tenere accesa tutta la superficie a meno che non si tiri piรน forte rischiando di alzare la temperatura di combustione con la conseguente produzione di umiditร , surriscaldamento delle pareti e perdita del gusto del tabacco.

Nel secondo si potranno avere problemi di grumatura, rischiando di produrre uno strato di gruma piรน spesso nella metร  alta del fornello e addirittura assenza di gruma nella parte bassa. Non che non vadano acquistate ma sono riservate ad un fumatore esperto.


Il vostro rivenditore di fiducia saprร  certamente indirizzarvi verso la scelta della pipa giusta, ma alla fine deve essere di vostro gusto e personale. La scelta personale rafforza il rapporto uomo-pipa indispensabile per un accordo duraturo.

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Sulla pipa

Sulla pipa si รจ detto e si รจ scritto di tutto e di piรน. Qui ripercorreremo in maniera sintetica ma analitica tutti i vari aspetti pratici connessi allโ€™uso della pipa. La mia presunzione รจ quella di essere utile ai fumatori di pipa siano essi esperti o neofiti. Con piccoli consigli pratici ed essenziali. A questo link un poโ€™ di storia della pipa

Come ripeto spesso ai miei clienti che vengono in visita nel mio negozio, per acquistare o semplicemente per fare quattro chiacchiere, la pipa รจ uno strumento che serve ad assaporare la miscela di tabacco, attraverso il palato. Il nostro obbiettivo รจ quindi quello di fare giungere al palato un fumo fresco; che non provochi irritazioni sulla lingua, scottature che ci impedirebbero di assaporarne il gusto. O ancor peggio, ci potrebbero alterare la bontร  dellโ€™azione che stiamo compiendo. Per questo serve: una buona pipa, una buona miscela e tanta pratica!

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La vita puรฒ essere un gioco o un dramma.

Una pipa in bocca aiuta a giocare un po' con quel pizzico di cultura che permette un godimento totale della propria esistenza su questa terra.
Arnoldo Foร 

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La Pipa

L'Architetto Diego Morlin nel suo libro "I migliori marchi italiani" pubblicato a Luglio 2020 scriveva cosรฌ del Mastro Rodolfoย 
" Una figura importante รจ stata quella di Rodolfo Sanchini, un creativo che diede molta ispirazione al mondo della pipa per forma, rifiniture e tecniche che sperimentava. "

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Mastro Rudy, Sanchini Rodolfo

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Mastro Rudy  Artigiana รจ un piccolo progetto legato alla mia passione e a quella che mi ha trasmessa mio suocero Sanchini Rodolfo.

E quella passione, mi  cresce giorno per giorno.

Spero che ti piacerร  navigare nel mio blog e leggere tutti i contenuti esclusivi che offro. Dai un'occhiata in giro, potresti scoprire qualcosa che ti appassionerร . 

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Il Mastro Bruto Sordini "Don Carlos Pipe" nel blog Pipasytabaco.es in quel del fumo lento spagnolo, scriveva cosรฌ:" Volevo nuove idee, nuove forme, nuovi spazi. Molti pomeriggi Rodolfo (il piรน visionario degli artigiani pesaresi) veniva in bottega e ogni volta qualcosa di diverso gli pendeva dalla bocca, qualcosa di mai visto prima, che mi lasciava sempre di stucco. "

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Home: Chi sono
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MAGRITTE

C'รจ la storia e poi c'รจ
"La storia"

Magritte รจ uno degli artisti surrealisti piรน famosi. Alcune delle sue opere, ad esempio Ceci nโ€™est pas una pipe e alcune con i famosi uomini in bombetta, sono ormai diventate vere e proprie icone.


Magritte e il surrealismoโ€ฆ Spiegato ai bambini!

Come abbiamo giร  scritto in questo articolo โ€œIl surrealismoโ€ che contiene una divertente attivitร  per bambini, รจ un movimento che abbraccia molte discipline diverse, dalle arti visive alla letteratura, dal teatro al cinema.

J. Mirรฒ, Il cacciatore (paesaggio catalano)1923-24. Olio su tela. Particolare.

Il fondatore del movimento รจ Andrรฉ Breton, francese, che nel 1924 scrive un vero e proprio Manifesto, ovvero un documento nel quale scriveva tutte le caratteristiche che, secondo lui, lโ€™arte surrealista aveva e doveva possedere.

Tra queste, una delle piรน importanti รจ sicuramente lโ€™accostamento apparentemente incongruo di immagini e/o parole. In linea di massima possiamo affermare che, per quanto riguarda la pittura, il movimento convogliรฒ le energie di artisti che si servirono di mezzi tradizionali trattando di scene immaginate, sogni ed elementi apparentemente discordanti e di altri che, invece, utilizzarono tecniche non tradizionali.

Magritte, di cui parliamo oggi, utilizza tecniche pittoriche tradizionali per veicolare il paradosso, lโ€™illogicitร  del pensiero logico e le situazioni impossibili; il tutto con un pizzico di humor tipicamente belga. 

Magritte e la pipa: qual รจ il significato?

In questโ€™opera vediamo dipinta (ebbene sรฌ, รจ un olio su tela!) una pipa e, nella parte inferiore, la famosa frase โ€œQuesta non รจ una pipaโ€. Il titolo originale dellโ€™opera, spesso poco noto al pubblico, รจ Lโ€™uso della parola I, e il dipinto risale al 1928-9.

R. Magritte, Lโ€™uso della parola I, 1928-29. Olio su tela.

Maโ€ฆ Perchรฉ Magritte scrive proprio quella frase? Quella che vediamo dipinta nellโ€™opera non รจ forse una pipa?

Sรฌโ€ฆ O meglio, no! รˆ la rappresentazione di una pipa 

Magritte per bambini: spiegazione e analisi dellโ€™opera!

Chi di noi non ha mai visto un abbecedario? Ci hanno accompagnati durante lunghe ore di studio! Accanto al disegno -molto semplificato, peraltro- di un oggetto, trovavamo il nome di esso, spesso scritto in corsivo.

In questโ€™opera Magritte, riprendendo questa consuetudine conosciuta pressochรฉ universalmente, dipinge in modo molto semplice un banale e comune oggetto, una pipa. Sotto, perรฒ, scrive che non si tratta davvero di una pipa bensรฌ della sua rappresentazione.

In questo modo -un modo geniale nella sua semplicitร !- ci sta mettendo in guardia su una delle piรน profonde (e sbagliate) convinzioni che nutriamo nei confronti dellโ€™arte, quella secondo cui debba rappresentare nel modo piรน realistico e verosimile possibile la realtร  e le cose che ne fanno parte.

R. Magritte, Galconde, 1953. Olio su tela.

Lโ€™arte, sembra dirci Magritte, non ha a che fare con la realtร  che ci circonda ma con i nostri pensieri su di essa!

Lโ€™arte, quindi, dovrebbe essere considerata come un sistema espressivo, esattamente come la scrittura, che non mira a riprodurre illusionisticamente la realtร  ma che tende a fornirci un punto di vista su di essa, unโ€™idea o una particolare prospettiva. Il pregio di unโ€™opera non risiede nella bravura dellโ€™artista a imitare ciรฒ che vede! Questo, se pensiamo allโ€™arte dei surrealisti, รจ un messaggio molto importante da veicolare agli spettatori ma in fondo ben si adatta a tutta la storia dellโ€™arte! 

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MASTRO 

LEONARDO AIRAGHI

La storia

Dino da Campione al secolo Leonardo Airaghi nato a Milano (1929 - 2010) fu straordinario interprete nella fabbricazione artigianale delle pipe e da molti considerato: โ€œ il Campione fra i produttori artigianali italianiโ€

Discendente di famosi e riconosciuti artisti fra i quali Tomaso Airaghi 1827-1899 e Giovan Battista Airaghi (1803-1855) Leonardo Airaghi 1871-1900, adattoโ€™ alla fabbricazione delle pipe, il concetto di unicitร  delle opere artistiche.

Ogni pipa era un blocco scultorio, definito dalla venatura del legno; la pipa nasceva per propria natura ma sempre con forme classiche, eleganti ed equilibrate.

Pipe sempre lucidate con cere naturali

Realizzava spesso piccole superfici piane alla base della pipa e un โ€œun piedinoโ€ in osso o radica nella fascia del bocchino per apppoggiare la pipa sul tavolo senza farla inclinare, evitando la contaminazione del bocchino, mantenendo la combustione il piuโ€™ possibile omogenea anche nelle pause ed eliminando fuoriuscite di tabacco ardente dal fornello. Lโ€™uso allโ€™esterno era cosiโ€™ facilitato e senza portapipa.

Attenzione maniacale era rivolta al posizionamento del foro di aspirazione in coincidenza con il fondo del fornello avendo sviluppato una tecnica che consentiva di realizzarlo sempre nel punto ottimale.

A differenza dei molti artigiani che a partire dalla meta degli anni โ€™90 sono cresciuti e si sono sviluppati in tutta Italia, Dino da Campione ha rappresentato un unicum per: โ€ eleganza, originalitร  dei particolari e qualitร  del prodottoโ€.

Presidenti di multinazionali straniere, nobiltร  e politici di notorietร  mondiale e nazionale, clienti imprenditori di successo, uomini di forte personalitร  e carattere lo ricercavano anche sul posto di lavoro (Dirigente di un settore del Casinoโ€™ di Campione) per parlare con lui e raccomandarsi una pipa che alcuni veneravano come portafortuna.(al gioco!)

Dalla Svizzera inviava in Florida, Brasile, Venezuela, New York, Delaware, Singapore, Dubai e Corea. 

La fabbricazione fu sempre realizzata come hobby avendo altre attivitร  anche di origine familiare, le dinamiche commerciali in Italia erano appannaggio quasi esclusivamente di Novelli a Roma che restoโ€™ per lunghi anni lโ€™unico punto di riferimento anche se con un modesto numero di pezzi a disposizione.

Ogni Dino da Campione richiedeva del tempo di realizzazione decisamente importante e questo limitoโ€™ fortemente la produzione, ma รจ garanzia del fatto che ogni pezzo punzonato con il timbro originale, รจ stata realizzata dalle sue mani.

Le punzonature oltre al marchio โ€œDino da Campioneโ€, potevano essere in aggiunta un ovale con le iniziali โ€œA.P.โ€ sigla di โ€œAssolutamente Perfettaโ€ riservata alle pipe senza la minima traccia di impurita della radica e in aggiunta un numero variabile fino a 4 di โ€œLumachineโ€ che al pari delle stelle degli alberghi ne identificavano una personale classifica. La denominazione speciale: โ€QUEENโ€ era riservata ai pezzi che riteneva straordinari e dei quali si era innamorato.

Il laboratorio ancora oggi intatto a Morcote in Svizzera, rivela i particolari di come sono state create molte originali soluzioni: anello in corno, lumachina in argento o oro e corallo sotto resina, piedino igienico, perno del bocchino in legno e teflon antirottura, bocchino scolpito realizzato dal pieno, bocchino relizzato in 5 pezzi con anello in radica e corno, ghiera metallo al bordo camino, etc.


La collaborazione trentennale con il figlio Cesare Airaghi, che nel 1980 aveva intrapreso la carriera di designer di oggetti, anche in radica, sviluppoโ€™ negli ultimi anni la tecnica del bocchino antirottura diagonale del quale si conoscono pochissimi esemplari: pipa e bocchino si integrano perfettamente, realizzando non solo slancio estetico ma coesione assoluta, rendendo quasi impossibile la rottura per caduta accidentale.

Queste particolaritร  costruttive assolutamente contrastanti con il concetto di standardizzazione produttiva erano lโ€™opposto del concetto di profitto, elevato รฉ in percentuale il numero di pezzi che non volle mai vendere ed inserire nella Sua collezione.

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IL MASTRO DEI MASTRI

Bruto Sordini

A Cagli vive e opera un monumento dellโ€™artigianato italiano:

Bruto Sordini.

Cagli, un paesino abbarbicato sulle montagne marchigiane; spesso fa freddo sino a giugno, spesso piove: รจ un luogo magico.

Meno famosa della vicina Acqualagna, non รจ il focolare della vendita di quel profumatissimo fungo tuberoso chiamato Tartufo; apparentemente รจ un paesino come tanti altri della provincia Italiana.

Bruto รจ un uomo concentrato, a tratti timido e che non sempre ama parlare di se stesso eppure ha una conoscenza artistica non comune, una passione maniacale per lโ€™opera lirica (di cui ha una conoscenza enciclopedica) e due mani che dovrebbero divenire patrimonio del Unesco.

Cosa ci spinge a dire questo?

Conosco Bruto da molto prima di lavorare in tabaccheria, esattamente da quattordici anni e in lui vedo una figura chiave della storia dellโ€™artigianato italiano.

Bruto, costruisce pipe e le sue creazioni sono marchiate col nome:

โ€œDon Carlosโ€

Questo sin dal 1990, ma Bruto costruisce pipe da quarantanni! Il suo zampino si ritrova in quasi tutti i marchi fondati negli ultimi 40 anni (almeno nelle Marche).

Il suo percorso professionale e umano, lo ha visto prima operaio, poi coadiuvante e infine magma creativo di quel movimento artistico\ artigiano che รจ la Scuola pipaia Marchigiana.

come vi raccontavamo qui.

Da Ser Jacopo a Ceppo, da Mastro de Paja a Fiamma di re Bruto era presente sempre e volta dopo volta ha contribuito a creare il suo personalissimo punto di vista.

Nel suo laboratorio

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coadiuvato da sei operai era arrivato a produrre sino a duemila pipa lโ€™anno e produceva anche pigini e accendini e piccoli oggetti da fumo perchรฉ fare pipe allโ€™epoca era occuparsi di tutto il mondo del lento fumo.

In quegli anni tutto sembrava andare per il meglio: Bruto aveva la sua piccola realtร  in cui lui era il fulcro di tutto, il mondo cominciava conoscere questo irsuto pipemaker  ed ad apprezzarne il lavoro cosรฌ brillante e cosรฌ unico..

Qualcosa perรฒ non andava bene; non poteva lavorare come veramente voleva lui, era sempre a servizio del laboratorio e non il laboratorio a servizio suo.

Fra beghe con gli operai o momenti in cui non riusciva a creare nulla di nuovo ma solo a ripetere ciรฒ che giร  sapeva, non era proprio soddisfatto di se stesso.

Qualcosa non lo convinceva: nonostante vendesse tutte le duemila pipa in ogni angolo del mondo, qualcosa non era come voleva lui; era arrivato alla sua massima espressione artigiana, ma non era ancora entrato in uno stato di totale astrazione in cui la creativitร  diviene unica compagna del lavoro; non era ancora entrato in quel luogo in cui le idee si fondono con argomentazioni e sofismi che ai piรน sono incomprensibili: non era ancora entrato nel โ€œcreareโ€ rimaneva ancorato al โ€œFareโ€

19 ottobre 2002 ore 12:30โ€ฆ.. Boom!


Questa data di diciassette anni fa รจ la keystone della vita e del lavoro di Bruto: da quel momento in poi sarร  sempre prima o dopo

Lโ€™incidente!

Prima dellโ€™incidente Bruto era ciรฒ che vi ho appena raccontato, post lโ€™incidente Bruto divenne ciรฒ che รจ ora.

Cinquantasei giorni a letto.

E pensava alle pipe e alla moto accartocciata.

Cinquantasei giorni senza sapere se avrebbe piรน lavorato.

E per vari motivi sempre alle pipe pensava.

Poi un anno e mezzo con le stampelle.


Una via crucis fatta di problemi motori e di aggirarsi impacciato in quel laboratorio che ora era silente.

Dove prima vi erano sei persone, ora vi era solo silenzio.

Allโ€™inizio una ragazza cerca di rimanere a dargli una mano, ma quella meccanica costruttiva di prima รจ inguaribilmente rotta, rotta come le ossa della mano sinistra, rotta come la moto.

Paura? Forse!

Il futuro era incerto, per un uomo che aveva sempre lavorato con le mani, non poterle piรน controllare come prima era frustrante.

Sordini si aggirava il quello spazio, cercando di strappare alla radica pipe, ma in quel periodo era come se io o tu che leggi provassimo a strappar via una pipa da un pezzo di radica: avremmo ottenuto ben modesti risultati.

Intanto sparivano i clienti, visto che non si riusciva a soddisfarne gli ordini.

Raccontato cosรฌ sembra il viale del tramonto di una star destinata a una brutta vecchiaia fatta di autocommiserazione e scuse.

Bruto Sordini รจ un  nobile montanaro

non si autocommisera, ma fa lโ€™unica cosa che ha sempre fatto.

Ricomincia a fare pipe, da solo.

Una pipa dopo lโ€™altra.

Da solo.


Riempie il silenzio dentro di lui e nel laboratorio col suono dellโ€™opera e delle macchine.

Una pipa alla volta.

E una pipa alla volta capisce di non essere un dinosauro vecchio ed estinto, una pipa alla volta capisce che i numeri degli anni novanta sono ormai storia passata e il nuovo millennio con se ha portato nuovi numeri: da duemila pipe lโ€™anno a trecento, trecento cinquanta.

Da un piccolo gruppo di persone che si muovevano in accordo fra loro, un unico uomo che scrive un brano solista per due soli strumenti: le sue mani.

E cosรฌ quello che per molti sarebbe stato un fossato insuperabile, per Don Carlos segna la rinascita e la comprensione delle proprie vere possibilitร .

Oggi


Bruto Sordini รจ un uomo libero e assolutamente indipendente: รจ un pipemaker che fa pipe e le fa da professionista che festeggia questo 2018 quarantuno anni nel mondo della pipa.

Il suo stile รจ caratterizzato da alcuni elementi unici e irripetibili: inanzi tutto il suo tornio รจ a mano; cosa vuol dire?


รˆ un tornio che non ha scalpelli fissi, ma รจ lโ€™artigiano ad avere lo scalpello (spesso auto costruito) in mano e in questa maniera i movimenti non sono mai obbligati.

I movimenti che Bruto compie modellano la pipa, ogni pipa ha movimenti unici, una danza, un ballo si San Vito; e cosรฌ fare una biliard precisa e classicissima รจ difficilissimo!

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Ma Bruto ha le mani che ormai parlano quella lingua quasi per conto proprio e cosรฌ Sordini puรฒ inseguire le sue forme, le sue idee, i suoi nomi, le sue note e creare cosรฌ pipe che mai prima dโ€™ora si erano viste.

Radica che diviene un materiale duttile nelle sue mani e che restituisce alla realtร  un oggetto in perfetto equilibrio con il bosco e la montagna.

Ogni pipa poi viene marchiata con quella che per Don Carlos non รจ solo un simbolo ma รจ una missione:

La chiave di violino.

Se Vuole montare un anellino, allora ce ne sono alcuni a disposizione ma quando si vuole rendere la pipa unica, torna il motivo del bosco e della montagna

Bruto usa degli anellini o degli inserti in legno di Bosso che solitamente raccoglie lui stesso.

Lโ€™armonia, la bellezza, la totale indipendenza formale da ciรฒ che si conosce giร .

E a ben ragionarci questo รจ il motivo per cui Bruto Sordini, oltre che amico e Pipemaker รจ semplicemente un uomo soddisfatto di ciรฒ che fa.

Perchรฉ alla sua etร  Bruto Sordini ha trovato come inseguire la bellezza: una pipa alla volta.

โ€‹

Don Carlos

pipe https://www.doncarlospipes.com/ita/doncarlospipes.html

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IL MASTRO GENOVESE BALDO BALDI

mani si!
da patrimonio dell' unescu

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Baldo Baldi nasce come architetto con la passione per l'arte e la scultura.
Si avvicina al mondo della pipa come giovane fumatore ancora sedicenne, per poi iniziare
a produrle prima per hobby e poi per passione continuando fino alla sua morte avvenuta nel 2021.
La cura maniacale dei dettagli e lo sguardo ispiratore al Cubismo e Futurismo, sono stati i segni distintivi delle sue pipe.
Possiamo parlare di vere opere d'arte apprezzate da collezionisti di tutto il mondo, 
alcune delle sue opere sono state esposte anche al MoMA di New York.
La produzione del maestro non superava mai le 100 unitร  all'anno, infatti era solito affermare:

"ogni mia pipa nasce da un progetto e si conlcude con la sua creazione dopo molti giorni di lavoro."

รˆ una persona culturalmente irrequieta, interessata principalmente alla musica e all'arte.

Affumicatore a catena di pipa, in ragione di circa 250 gr. di tabacco settimanale, accende i primi della giornata proprio mentre salta giรน dal letto accanto al caffรจ. Uno dei suoi mix preferiti รจ St. Bruno e Park Lane # 7 in parti uguali.

Nella sua collezione privata di pipe ci sono circa 150 esemplari, molti dei quali di sua manifattura, ma ammette che gli piace il Castello dei tempi di Carlo Scotti.

L'artigiano

Il suo lavoro รจ chiaramente influenzato dalla sua formazione. Lavora le forme come nessun altro, senza apprezzabili influenze. รˆ un innovatore. Il volume รจ il suo punto di forza. In generale, i loro tubi sono di dimensioni e peso considerevoli.

Le eriche che sceglie sono della Liguria (Italia) e della Provenza (Francia), che lascia riposare dai 15 ai 20 anni prima di lavorarci. Per i bocchini utilizzare acrilico, cumberland e raramente ambra.

Lavora da solo nel suo piccolo laboratorio, senza alcun aiuto, e ogni pipa gli richiede tra le 5 e le 8 ore di lavoro. Il processo รจ praticamente interamente manuale, senza altri macchinari oltre a levigatrice, lucidatrice e trapano.

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 Il Signor    Giorgio Lugaresi,   la scrisse cosรฌ ed io..  la feci mia

Il โ€œfumo lentoโ€, una disciplina distintiva. In fondo mi nasce spontaneo pensare che fumare la pipa un poโ€™ ci distingua. Del resto, anche nelle comunitร  piรน antiche, a volte il Capo Tribรน utilizzava quel momento per riflettere e prendere delle decisioni. Oggigiorno il fumo รจ piuttosto demonizzato in tutti i paesi occidentali e questo รจ dovuto al fatto, ormai accertato, che puรฒ provocare malattie anche devastanti. Sono perรฒ dellโ€™avviso che fumare la pipa in modo non compulsivo, mi possa aiutare ad โ€œaprire una parentesiโ€ nella giornata dove trovare anche momenti di โ€œfuga dallo stress quotidianoโ€. A differenza della sigaretta, che normalmente รจ figlia della stessa marca, la pipa ti porta in un โ€œmondo di esplorazioneโ€ che si amplia negli innumerevoli tabacchi. Inoltre, abbiamo anche unโ€™infinitร  di scelta tra le pipe che spesso reagiscono in modo diverso a seconda dei materiali usati, degli shape, dellโ€™etร , del peso, delle dimensioni e le sfumature potrebbero essere quasi infinite. Grazie anche a queste opportunitร , fumare la pipa credo che faccia bene e trovo anche inopportuno che sulle confezioni dei nostri tabacchi ci debbano essere diciture cosรฌ minacciose. Credo che il tabacco per โ€œil fumo lentoโ€ dovrebbe essere โ€œtrattatoโ€ con un peso piรน consono.

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GIANCARLO GUIDI

                La Radice della pipa

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Non si comprendono nรฉ l'opera nรฉ il lascito di Guidi senza aver presente la sua formazione artistica: l'attenzione alla Storia, alla classicitร , alle stesse connessioni fra diverse espressioni dell'arte ha sempre caratterizzato il suo lavoro. Altro elemento รจ la padronanza tecnico-artistica nella lavorazione dei diversi materiali. La radica innanzitutto, dalla quale il Maestro pretendeva il massimo utilizzando solo plateaux di qualitร  Extra Extra, inventando esclusivi trattamenti di cura e stagionatura, adattando la forma all'andamento delle venature, facendo di tutto per evidenziarle al meglio. E poi le gemme, i metalli preziosi, il corno, l'osso, i legni esotici utilizzati per una miriade di sontuose finiture: cosรฌ varie e perfette da dare un tocco inconfondibile alle forme classiche di queste pipe le quali, inutile dirlo, sono tutte realizzate rigorosamente a mano.

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https://pipasytabaco.es/rodolfo-sanchini/

A titolo di introduzione

โ€‹

C'รจ una nuova voce in questa sezione, questa volta al di fuori del progetto Encadenados , ma suggerita da esso. Quando ho dato voce a Bruto Sordini , ci ha raccontato di uno che si chiamava Rodolfo con queste parole:

" Molti pomeriggi Rodolfo (il piรน visionario degli artigiani pesaresi) veniva in bottega e ogni volta qualcosa di diverso gli pendeva dalla bocca, qualcosa di mai visto prima, che mi lasciava sempre a bocca aperta ".

Chi era questo Rodolfo di cui parlava Bruto? Ebbene, dopo essermi messo sulle sue tracce sono riuscito a trovare chi aveva la risposta e oggi parleremo di un personaggio noto nell'ambiente dei maestri artigiani della pipa Pรฉsaro, che รจ sempre rimasto nell'ombra. Un personaggio creativo, innovativo e modesto che conosceremo meglio grazie alle parole del fratello Paolo e del genero Florindo Formichetti. Sfortunatamente, ci ha lasciato il 10 febbraio 2020 all'etร  di 81 anni.

Rodolfo Sanchini nelle parole del fratello Paolo

Quello che scriverรฒ รจ un racconto in omaggio a mio fratelloโ€ฆ Mastro Rudy .

Due fratelli e un amico intrecciano le loro vite tra nuvole di fumo e odore di legno. Nella seconda metร  degli anni Settanta mi sono trovato in una situazione estrema in cui, a causa del superlavoro, mi sarei dovuto rivolgere a uno psichiatra. Fare? Ho sempre creduto che il lavoro manuale sia il modo migliore per ritrovare la serenitร  e l'equilibrio che spesso si perdono nel caos della vita moderna. A quel tempo esisteva ancora la vecchia falegnameria di mio nonno โ€œGuerrinoโ€ , un saggio d'altri tempi e un fantastico ebanista che all'inizio del XX secolo, tra l'altro, vinse il titolo di miglior ebanista dell'anno nel cittร  di Boston dove era emigrato come tanti italiani.

Parte del testo manoscritto di Paolo Sanchini qui riprodotto in traduzione

La bottega era composta da due stanze, una con il classico banco da falegname che aveva costruito con le sue mani, con gli scaffali pieni di un'autentica collezione di attrezzi da lavoro portati dagli Stati Uniti quando tornรฒ in Italia dopo la sua seconda esperienza lavorativa in quella paese.

Una volta presa la decisione, ho iniziato ad andare in officina nel tempo libero. Sia io che mio fratello Rodolfo siamo nati e cresciuti tra trucioli e odore di legno, nella fabbrica di mobili da cucina della nostra famiglia. Lavorare con il legno e costruire mobili mi ha fatto sentire meglio. Un giorno, mentre stavo costruendo un tavolo in noce dove dovevo mettere l'acquario a casa, รจ venuto a trovarmi mio fratello, che d'ora in poi chiamerรฒ Mastro Rudy. Mi raccontรฒ dell'amico Giancarlo Guidi , fondatore del Mastro de Paja e di Ser Jacopo della Gemma, e mi disse che gli aveva chiesto di studiare un bugnato particolare per le sue pipe Mastro de Paja. L'ho trovato interessante e abbiamo deciso di farlo insieme.

Irruvidire un tubo puรฒ sembrare una cosa semplice, ma ottenere una finitura in grado di sostituire la sabbiatura era un'altra questione. Dopo aver costruito e testato diversi attrezzi, abbiamo realizzato i primi campioni e da quel momento fino all'inizio degli anni '80 le rustiche di Mastro de Paja erano esclusivamente di Mastro Rudy. Giancarlo Guidi, che era una persona intelligente e furba, comprese subito le potenzialitร  di Mastro Rudy e tra loro nacque una collaborazione attiva che proseguรฌ, senza interruzioni, fino alla morte di Giancarlo nei primi anni 2000, e anche successivamente con il nuovo proprietario. Di Ser Jacopo della Gemma quando abbiamo le informazioni. L'intera carriera di Mastro Rudy nel mondo delle pipe รจ stata basata sulla passione e sul piacere di far funzionare le sue mani d'oro e sulla sua creativitร . Infatti,

Con i materiali che Giancarlo Guidi gli ha fornito, Mastro Rudy ha iniziato a produrre le sue prime pipe per uso personale. Molti dei modelli Mastro de Paja sono ispirati alle pipe personali di Mastro Rudy. Fino ai primi anni '80, ho capito che nessun produttore di pipe al mondo ha praticato fori curvi. Nel 1978 Mastro Rudy diede alla luce la sua prima zucca di erica. Con il motore della lavatrice e altre parti di recupero avevamo costruito una macchina per forare una curva, ma gli elementi principali per un buon risultato erano senza dubbio le mani ei polsi di Mastro Rudy.

Nel 1981, a causa di disaccordi con il compagno, Giancarlo Guidi lascia il Mastro de Paja e nel 1982 fonda Ser Jacopo della Gemma. Per qualche tempo Mastro Rudy ha continuato a collaborare sia con Mastro de Paja che con Ser Jacopo della Gemma, ma ad un certo punto ha scelto l'amico Giancarlo. Gli esordi di Ser Jacopo furono difficili e abbastanza complicati ma Giancarlo, con il suo amico invisibile al suo fianco, riuscรฌ a superare tutti gli ostacoli. Un giorno Giancarlo vide la macchina curva di Mastro Rudy e, senza pensarci due volte, ne fece una copia facendone una molto sofisticata, ma non riuscรฌ a copiare il polso e le mani di Mastro Rudy. Alla morte dell'amico Giancarlo, il dolore della perdita fu addolcito per Mastro Rudy dal fatto che il nuovo Maestro di Ser Jacopo era suo figlio Simone.

Di recente Mastro Rudy ci ha lasciato, ma solo fisicamente, per intraprendere l'ultimo viaggio. Sono certo che stai osservando con piacere e orgoglio la nascita del Mastro Rudy Artigiana che si adopererร  per rendergli omaggio con le sue creazioni.

รˆ difficile trasmettere la passione di Florindo Formichetti . Parlare con lui significa rendersi conto che lascia "qualcosa di piรน" delle sue mani sulle pipe che fa. รˆ sposato con Sabrina Sanchini , figlia di Rudy, con la quale ha avuto uno stretto legame. Con le conoscenze che ha trasmesso, i suoi strumenti e molto rispetto per il suo lavoro, desidera continuare la tradizione di famiglia. E lo fa con molta energia, senza segreti e con uno spirito molto mediterraneo.

Il suo lavoro puรฒ essere seguito tramite Facebook o sul seguente sito web, che mantiene molto attivo:

https://florindoformichett.wixsite.com/mastrorudyartigiana


Finire

โ€‹

Devo ringraziare Florindo per il suo coinvolgimento in questa entrata e la passione e l'energia che trasmette. Devo prendere uno dei suoi tubi, che risolverรฒ a breve.

Mi รจ piaciuto molto preparare questo testo e poter dare visibilitร  a qualcuno che era sempre nascosto sotto il mantello degli altri. Spero che il tempo, e pubblicazioni come questa, ti collochino nel posto che meriti.

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Disegnatore ufficiale
Jvan Cacchiarello

http://florindoformichett.wixsite.com/mastrorudyartigiana

Non si puรฒ rimanere nell'anonimato per sempre quando si disegnano delle opere d'arte per la Mastro Rudy Artigiana.

Sono Jvan Cacchiarello e vivo al centro d'Italia per l'esattezza a Rieti. Lavoro come dipendente statale, ma รจ da sempre che coltivo la mia passione piรน grande e cioรจ disegnare e realizzare sempre nuove immagini che poi vengono realizzate da mani come le chiamo io"fatate".....

Si perchรฉ la Mastro Rudy Artigiana crea pezzi unici da un mio semplice disegno. Trovare oggi nel 2021 un mastro pipaio come mio cugino Florindo รจ cosa rara e preziosa.

Crea oggetti destinati ai piรน esigenti e raffinati collezionisti, a coloro che amano sentire la propria pipa fra le mani e qualcosa di unico...

Felicissimo di far parte di questa realtร .....

Jvan.

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Disegno byย  Cacchiarello Jvan

Mettiti comodo.. accendi la tua pipa...ย 
La Mastro Rudy Artigiana crea cose semplici ma
piene di significato

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Prima di rispondere a una domanda, dovreste sempre accendere la vostra pipa.
Albert Einstein

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SIEDITI
METTITI COMODO
ACCENDI LA TUA PIPA...

Si รจ aperta la scatola dei giochi del Mastro Rudy e una lettera d'amore รจ uscita fuori.

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SI APRE LA SCATOLA DEI GIOCHI
DELLA MASTRO RUDY.. NUOVE IDEE

.... dobbiamo essere grati alle persone che ci rendono felici.
Sono i premurosi giardinieri che fanno fiorire la nostra anima.
"ย Jvan Cacchiarelloย "

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Rieti, Cacchiarello Jvan desing

           @jvanuccio_81

Sono dell'opinione che se vuoi crescere interiormente in questo mondo devi metterti in gioco con la tua personalitร , il tuo senso dell'umorismo e soprattutto il tuo cuore. Questa convinzione mi ha spinto a creare Mastro Rudy  Artigiana nel 2020.

Da allora il blog

รจ cresciuto anche con l'amore e la passione di mio cugino Jvan Cacchiarello (lontano ma vicino)

@jvanuccio_81

disegnatore come me di opere uniche e si รจ guadagnato un seguito di lettori fedeli. Ti invito a esplorare il mio sito, scoprire le mie passioni e gli articoli che ti interessano di piรน. Ti invito a metterti comodo, accendere la tua pipa e rilassarti nel conoscermi nell'artigianato fatto a mano e con prodotti tutti di prima qualitร  di questa nostra amata Italia.

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Costruzione e storia della sacra pipa nativi d'America Grandi Pianure

L'uso cerimoniale del tabacco era molto diffuso nell'America settentrionale e in qualche modo era associato al soprannaturale; si riteneva che il rito del fumo elevasse i pensieri fino agli spiriti superiori, unendo l'uomo, legato alla terra, al cielo che lo sovrastava.



Le pipe degli indiani delle Pianure venivano realizzate in diverse pietre adatte ad essere lavorate โ€“ calcare, steatite e clorite โ€“ ma la prediletta era la pietra rossa reperibile nel territorio dell'attuale Minnesota; fu chiamata catlinite dal nome del famoso pittore George Catlin che visitรฒ il Minnesota nel 1847 e ne riportรฒ un frammento per sottoporlo ad esami scientifici. La pietra era nota agli indiani della regione fin dalla preistoria e prima del 1700 circa si trovava nel territorio degli Oto e degli Iowa, ma in quel periodo i Sioux si impadronirono del giacimento di cui, alla metร  del XIX secolo, erano gli unici proprietari; le pipe, rozze o finite, venivano cedute alle altre tribรน.

Le pipe degli indiani dell'America settentrionale sono state dapprima divise in due tipologie a seconda della forma: un tipo tubolare, il cui fumo si muove su un unico piano, un secondo a gomito a cui invece il fumo si sposta su due piani. Entrambi i modelli erano diffusi nelle pianure ancora in Periodo Storico. In seguito, la classificazione รจ stata ampliata, distinguendo le cinque forme piรน comuni: la pipa tubolare o dritta, la Micmac modificata, quella a gomito, la pipa sporgente in avanti con fornello svasato e la pipa calumet o a forma di T rovesciata.

Un certo numero di queste pipe presentava un aspetto particolarmente elaborato e si ornava di figure di animali o di uomini; alcuni degli esemplari di pipa piรน belli di questa categoria vennero prodotti dai Sioux e dai Pawnee. George Catlin sostenne che i Pawnee erano forse la โ€œpiรน ingegnosaโ€ fra le tribรน delle Pianure nella produzione di pipe. I fornelli figurati appaiono di elevata qualitร  artistica e le sculture di animali e di uomini venivano eseguite in modo che guardassero il fumatore. Alcune proponevano addirittura tematiche sociali, illustrando per esempio gli effetti dell'alcool sui nativi.

L'intaglio di una pipa nella catlinite o in un'altra pietra era una impresa assai difficile e, prima che gli europei introducessero strumenti di ferro, la lavorazione era effettuata usando la silice o altri materiali molto duri; il fornello veniva estratto da un blocco di pietra e l'eccesso eliminato; i fori per il tabacco e la cannuccia costituivano un problema particolare e Catlin annotรฒ: โ€œGli indiani praticano il foro del fornello usando come trapano un bastone molto duro, che sia delle dimensioni desiderate e, tenendo nel foro un po' di sabbia abrasiva con sabbia praticano il foroโ€. Poi i fornelli ricevevano finalmente la forma ed erano levigati con silice, mentre quarzite, sabbia fine, midollo di bisonte o grasso di altri animali servivano per la lucidatura dell'oggetto.

Il fornello Micmac modificato derivรฒ il suo nome dal fatto che gli europei videro fumare questo tipo di pipa dai Micmac della Nuova Scotia. La circolazione dei prodotti contribuรฌ alla sua diffusione ad ovest, dove venne usato dai Cree delle Pianure, dai nativi Crow, dagli Assiniboin e in particolare dai Blackfeet, sebbene in stili leggermente diversi, tutti perรฒ con il fornello simile ad una ghianda rovesciata con base a chiglia. Evers trovรฒ che questa forma di pipa Micmac modificata veniva ancora prodotta nel 1947: ne ottenne una dal suo informatore e interprete Piegan, Reuben Black Roy, il quale l'aveva fabbricata da poco.

Assomigliava molto a una pipa disegnata piรน di un secolo prima (1833) da Carl Bodmer, secondo il quale essa era quella che i Blackfeet chiamavano โ€œvera pipaโ€. Ovviamente la tecnica di manifattura aveva subito diversi cambiamenti: Reuben aveva usato una matita per tracciare la forma del fornello, un seghetto per abbozzarlo, una morsa di legno per tenere ferma la lastra, un trapano per praticare i fori, una raspa di legno per ottenere la forma finale e carta commerciale per levigare l'oggetto finito. Per la brunitura aveva invece seguito sistemi piรน tradizionali: aveva acceso un fuoco di ramoscelli verdi tenendovi sopra il fornello per circa 15 minuti, dopo aver infilato un bastoncello nella cannuccia. Appena la pietra era tornata fredda, ne aveva strofinato la superficie con le mani, rendendo la pipa liscia e lucida.

Molte delle pipe descritte erano fornite di cannucce che, per scopi cerimoniali, potevano essere lunghe 1-1,3 metri, in genere erano di abete, di quercia o di hickory, il midollo centrale veniva bruciato con un filo rovente. Ma era anche possibile spaccare la cannuccia nel senso della lunghezza, estrarre il midollo, poi riattaccare assieme le due metร  come invece avveniva per i flauti. Le cannucce piatte erano le piรน diffuse nelle pianure centrali, mentre quelle tonde erano le preferite nelle tribรน settentrionali. C'era anche chi usava โ€œcannucce a puzzleโ€ e, in questo caso, solo l'autore conosceva il vero percorso del fumo che zigzagava dal fornello al bocchino, passando oltre i disegni decorativi e simbolici scolpiti sulla cannuccia.

Nel tipo a spirale, le cannucce rotonde venivano intagliate con coltello e lima, ottenendo a volte una spirale doppia. Abbastanza spesso, le cannucce erano decorate con aculei di porcospino, in genere con la cosiddetta tecnica a intreccio con decorazioni aggiuntive di crini di cavallo, penne, becchi e pittura. Anche se si ritiene che sia il fornello, sia la cannuccia fossero dotati di poteri sacri, la pipa in sรฉ non poteva manifestare le sue proprietร  finchรฉ le due parti non fossero state unite, quando la pipa non veniva usata, cannuccia e fornello venivano tenuti separati e conservati in una borsa, ornata di motivi a perline e aculei di porcospino.

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MASTRO RUDYย 
ARTIGIANA

crea cose semplici ma piene di significato

In ogni pipa c'รจ un pensiero, un sogno che mi porto dentro. Apro la scatola dei giochi del Mastro Rudy e le mani iniziano a fare casino. Alcune volte bisbigliano di terra calda, altre di acqua tempestosa, altre di vento assopito che riscalda e altre ancora invece, di fuoco che scoppietta.
Ma tutto tutto nasce sempre da lรฌ.
Da quella sua scatola dei giochi, oggi divenuta i miei.

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Fumando la pipa brucio le mie amarezze e le mie amarezze sono molte.

Perciรฒ ho bisogno di molte pipe.

                 

                Sandro Pertini 

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crea cose piccole ma... che abbiano luce

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Nel suo libro L' Architetto Diego Morlin
"La Pipa I Migliori Marchi Italiani"
riportava cosรฌ uno scritto del fratelloย Paolo Sanchini in onore del Mastro Rodolfo Sanchini

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Riporto e condivido questo interessante e caloroso testo scritto da Paolo Sanchini sul fratello Rodolfo Sanchini. Nel mio libro La Pipa I migliori marchi italiani a pag.28, ho dato una breve citazione di questo personaggio poco conosciuto ma che ha dato molto al mondo della pipa pesarere. Grazie Paolo.
Quella che sto per scrivere รจ una piccola storia in omaggio a mio fratello .......Mastro Rudy.
Due fratelli e un amico intrecciano le loro vite tra nuvole di fumo e profumo di legno. Nella seconda metร  degli anni settanta mi trovavo in una situazione tipica di chi, causa i troppi impegni lavorativi, avrebbe la necessitร  di fare ricorso ad uno strizzacervelli. Che fare ? Ho sempre convintamente pensato che il lavoro manuale sia la cura piรน indicata per riacquistare la serenitร  e lโ€™equilibrio che spesso si perdono nel caos della vita moderna. Allโ€™ epoca esisteva ancora la vecchia bottega di falegnameria di mio nonno โ€œGuerrinoโ€, uomo saggio di altri tempi e fantastico ebanista che nei primi del 900, tra le altre cose, vinse il titolo di miglior ebanista dellโ€™anno nella cittร  di Boston dove era emigrato come tanti Italiani.
La bottega era composta da due locali, uno dedicato al classico banco da falegname che aveva costruito con le sue mani ed alle scaffalature piene, una vera e propria collezione, di attrezzi da lavoro portati dagli Stati Uniti al rientro in Italia dopo la seconda esperienza di lavoro in quel paese.
Presa la decisione, iniziai ad andare in quel laboratorio nel tempo che le mie attivitร  mi lasciavano libero. Un passo indietro, sia io che mio fratello Rodolfo siamo nati e cresciuti in mezzo ai trucioli di legno, nella fabbrica di mobili da cucina della nostra famiglia. Lavorare il legno e costruire mobili mi faceva sentire meglio, ero tornato in mezzo ai truccioli ed al profumo del legno. Un giorno, mentre stavo costruendo in tavolino di noce sul quale dovevo mettere lโ€™acquario di casa, mi venne a trovare mio fratello che da ora in poi chiamerรฒ โ€œMastro Rudyโ€. Mi parlรฒ del suo amico โ€œGiancarlo Guidiโ€ ( fondatore della Mastro de Paja e della Ser Jacopo della Gemma ) e mi disse che il suo amico gli aveva chiesto di studiare per la Mastro de Paja una rusticatura particolare per le loro pipe. La cosa mi sembrรฒ interessante e decidemmo di farla insieme.
Rusticare una pipa poteva sembrare una cosa semplice, ma ottenere un prodotto finito in grado di sostituire la sabbiatura era unโ€™altra cosa. Dopo aver costruito e testato vari utensili, facemmo i primi campioni e da quel momento fino ai primi anni 80 le rusticate della โ€œMastro de Pajaโ€ furono solo ed esclusivamente delle โ€œMastro Rudyโ€. Giancarlo Guidi โ€œMastro de Pajaโ€ che era una persona intelligente e furba, capรฌ subito le potenzialitร  di โ€œMastro Rudyโ€ e tra loro nacque una collaborazione attiva che continuerร , senza interruzioni, fino alla morte di Giancarlo nei primi anni 2000 e anche dopo con il nuovo Mastro ed il nuovo proprietario della Ser Jacopo della Gemma. Tutto il percorso di โ€œMastro Rudyโ€ nel mondo delle pipe รจ stato impostato alla passione ed al piacere di far lavorare le sue โ€œ mani dโ€™oro โ€œ e la sua creativitร  senza scopi di lucro. Infatti, fino alla pensione โ€œ Mastro Rudy โ€œ continuรฒ a fare il rappresentante di commercio. Con i materiali che Giancoarlo Guidi gli dava โ€˜ Mastro Rudy โ€œ cominciรฒ a realizzare le sue prime pipe per uso personale. Molti dei modelli della โ€œ Mastro de Paja โ€œ sono ispirati alle pipe personali di โ€œ Mastro Rudy โ€œ, due modelli per tutti il Ciocco e la Centosoli che la Mastro de Paja regalรฒ al Presidente Sandro Pertini. Fino ai primi anni 80 mi risulta che al mondo nessun produttore di pipe forasse in curvo. Nel 1978 โ€œ Mastro Rudy โ€œ forava in curvo l sue prime Calabash in radica.
Ciรฒ fu possibile perchรจ con un motore di lavatrice ed altri pezzi di recupero avevamo costruito una macchinetta per forare in curvo, ma gli elementi principali per un buon risultato erano, senza dubbio, le mani ed i polsi di โ€œMastro Rudy โ€œ. Nel 1981, per dissapori con il socio, Giancarlo Guidi lascia la Mastro de Paja e nel 1982 fonda la โ€œ Ser Jacopo della Gemma โ€œ . Per un po di tempo โ€œ Mastro Rudy โ€œ continua a collaborare sia con la Mastro de Paja che con la Ser Jacopo della Gemma, ma ad un certo punto scieglere lโ€™amico Giancarlo. Gli inizi della Ser Jacopo furono difficili ed abbastanza complicati ma Giancarlo, con al fianco il suo invisibile amico, riuscรฌ a superare brillantemente ogni ostacolo. Un giorno Giancarlo vide la macchinetta del curvo di Mastro Rudy e, senza pensarci due volte, la copia facendone costruire una molto sofisticata, ma non riuscรฌ a copiare il polso e le mani di โ€œ Mastro Rudy โ€œ. Alla morte dellโ€™ amico Giancarlo il dolore della perdita fu stemperato per Mastro Rudy dal fatto che il nuovo Mastro della Ser Jacopo era diventato suo figlio Simone. Recentemente โ€œ Mastro Rudy โ€œ ci ha lasciato, ma solo fisicamente, per intraprendere lโ€™ ultimo viaggio ma sono sicuro che guarda con piacere ed orgoglio la nascita de โ€œ La bottega di Mastro Rudy โ€œ che si impegnerร  per rendergli omaggio con le sue creazioni

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LUCIANO CERRATO

A Ronco Biellese un artigiano ha conquistato un posto tra i personaggi biellesi che meritano un elogio.

Luciano Cerrato,

classe 1917,

ha dedicato al suo hobby quella passione e quell'arte che ne hanno fatto un maestro.

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https://www.biellaclub.it/_prs/Cerrato_pipe/homepage.htm

Il costruttore di pipe

"Sette pipe per sette giorni", รจ una regola dei fumatori di pipa per poter fumare asciutto e fresco. Luciano Cerrato puรฒ facilmente metterla in pratica avendo nella sua collezione oltre 250 esemplari, moltissimi costruiti con le sue mani. Nel 1935 il diciottenne Luciano acquista la sua prima pipa per 2-3 lire, da allora non le ha piรน lasciate. La piรน curiosa delle sue creature รจ la pipa serpente, una bizzarria, una prova di bravura ma soprattutto una prova d'arte: "una pipa che si fuma da imperatore, non da re".

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UNA PIPA PER PERTINI

Cerrato, nel suo campo, รจ famoso in tutta Italia, ha fabbricato pipe per molti personaggi famosi, uno di questi รจ l'indimenticabile Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini . Una volta, su di una importante rivista del settore, hanno paragonato le pipe di Cerrato alle mitiche Dunhill.

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Consigli d'uso


 Un cronista una volta ha posto questa domanda a Cerrato: "Come si prepara una pipa nuova? A me pare che bisogni riempire il fornellino di cognac e lasciare a riposo per 24 ore, poi riempirlo nuovamente e..."

- ...non serve a niente, perchรฉ tolto il cognac, un'ora dopo รจ asciutta e appena accesa brucia subito, potrรฒ sentire qualcosa nella prima fumata, ma alla seconda รจ tutto esaurito. Io la brucio direttamente, perchรฉ la crosta fatta sul legno รจ piรน duratura. Prima brucio solo la metร  in giรน, per una quindicina di fumate, poi alzo il livello del tabacco fino a riempire il fornellino. Anche se normalmente quando fumo la pipa ne lascio sempre un terzo vuoto. Un altro metodo di preparazione, che non consiglio, รจ con il miele. Si spalma all'interno del fornellino, si aggiunge della cenere, si agita in modo che la cenere si unisca al miele, e cosรฌ si forma subito la crosta, ma รจ un po' debolina, e dopo 30-40 fumate salta via a placche.

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Il gioco del calcio non รจ stato inventato da un uomo con la pipa ma un uomo con la pipa puรฒ farti vincere un mondiale soltanto uno perรฒ e se non ci fosse stata la pipa sai neanche uno ma una buona pipa dammi retta porta sempre consiglio sopratutto se la fuma lui proprio lui oh sรฌ che pur non essendo il presidente del consiglio si ritrova adesso con il presidente della repubblica a bordo dell'aereo sul ritorno a casa con la coppa del mondo fumando la pipa come fosse tutto e solo merito sรฌ di una pipa.

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Una Mastro Rudy disegnata nella mente

Il disegno รจ sentimento.         Il colore รจ un atto di ragione.
Pierre Bonnard

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Mastro Rudy, dove la creativitร 
si accende al suono di una matita

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NUOVO PROGETTO

Io la vedo cosรฌ.... dall'erica creo una Mastro Rudy.
Per prima cosa carteggio la mia erica finita con grana a 600 per assicurarmi che sia perfetta, senza graffi (ovunque). Quindi utilizzo una grana 800 e poi 1000 bagnata, molto bagnata e carteggio il tubo con amore per renderlo perfetto utilizzando acqua, molta acqua, tanta acqua e continuo a pomiciarla. Poi prendo una pistola ad aria calda e asciugo il tubo stando attento a non bruciarlo. Il calore emesso, apre il legno e cancella bruciando tutte le impronte digitali ed altri rifiuti del legno. Mentre la Mastro Rudy รจ molto calda, metto colore atossico nero sopra e cospargo di alcol per far si che si crei una nube di contrasto. Quindi, la lascio riposare per un giorno intero per far sรฌ che il tutto faccia presa e si indurisca e poi... levigo di nuovo con carta 1000- 1500 utilizzando sempre acqua, tanta acqua,molta acqua per pomiciarla assicurandomi che, il contrasto creato sulla macchia resti poichรจ essa, รจ la base del tutto. La macchia scura รจ molto difficile da togliere ma nel lavorarla ci vuole gentilezza e pazienza (tanta tanta tanta). Rimuovo circa il 75/80% della macchia e poi riaccendo la pistola di aria calda per riscaldare nuovamente la mia Mastro Rudy. Miscelo intanto il giallo e una goccia di rosso assieme e poi, coloro tutto e lascio stare per altre 24 ore. Trascorso questo tempo prendo carta da 2500 ed ad umido inizio a pomiciarla con molta molta delicatezza e poi riaccendo la pistola ad aria calda per riscaldarla nuovamente. Una volta fatto questo, la cospargo di olio paglierino e lascio nuovamente riposare per altre 24 ore prima di carezzarla con un panno di lana morbido. A questo punto faccio una miscela di gommalacca avente 1 parte e 10 di alcol denaturato e inizio quindi ad impregnare la Mastro Rudy senza mai asciugare la lucidatura ( l'asciugatura deve avvenire al naturale). La prima lucidata la do con olio di tripoli di Pentecoste e poi, lascio riposare un oretta circa. Dopo averla guardata, lucido a spazzola dolcemente cosรฌ da cancellare tutti i residui della gommalacca che possono essere superflui.
Fatto questo, con amore e delicatezza, con la cera carnauba, finisco l'opera a mano.
La Nuova Mastro Rudy รจ un opera d'arte. Ed ogni opera d'arte รจ un'emozione irripetibile.

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UNA PIPA Dร€ AL SAGGIO IL TEMPO PER RIFLETTERE

Arthur Bloch

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"Credici e sei giร  a metร  strada"

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